Ore 16.08 – (ANSA) – ROMA – Se si andasse alle elezioni anticipate, il candidato premier della coalizione di centrosinistra dovrebbe essere il segretario del Pd, espressione del partito piu’ grande del suo schieramento, in linea con gli altri paesi europei.
“Lo statuto del Pd dice che, se andiamo alle elezioni con alleanze in cui il Pd e’ impegnato, e anche se ci sono le primarie di coalizione, quelli che fanno riferimento al Partito democratico devono sostenere il segretario – ha detto – Aggiungo una valutazione personale. In Germania, ad esempio, i liberali coalizzati con la Merkel avrebbero potuto sostenere che il candidato premier doveva essere il segretario del loro partito, che ha il 6%, invece della cancelliera Cdu, che ha il 36%?”. Una considerazione che Chiti fa – ha risposto in proposito – pensando alle candidature di ”Vendola e di altre mille possibili”.
“Noi riteniamo che ci debba essere una riforma del Parlamento e un governo parlamentare forte – ha proseguito – come in Spagna e Germania. Io non conosco in Europa governi parlamentari forti che non siano diretti dal leader espressione del partito piu’ grande. E questo mi pare francamente l’Abc della democrazia”.
“Per me i governi si dividono in due: o un governo di una fase di transizione, di responsabilita’ nazionale, sostenuto da forze diverse, per una fase di transizione, che puo’ essere diretto da personalita’ del Parlamento e non, come e’ stato altre volte nel nostro Paese, con il governo Ciampi ad esempio”. “Oppure ci sono governi che hanno un carattere di coalizione di centrosinistra o di centrodestra – ha aggiunto -, e questi secondi, dal mio punto di vista, in tutto il mondo sono diretti da un Premier che e’ il leader, o uno dei leader espressi dal partito piu’ grande. Non mi pare esista una terza via”. “So benissimo – ha concluso – che nel nostro partito si fanno discussioni anche diverse. E quindi ne discuteremo poi”.