Ore 17.53 – Roma – (Adnkronos) – “Il Pd non ha paura delle elezioni. Ma ci sono problemi urgenti, come la legge elettorale, che e’ pessima, che puo’ servire a vincere le elezioni ma non da’ stabilita’ al governo, oltre a temi, che riguardano l’emergenza economica, sviluppo, lavoro, istituzioni, che necessitano di essere affrontati da un governo nuovo, non certo diretto da Berlusconi, discontinuo rispetto alle politiche fallimentari attuate fino ad oggi. Poi si vada alle elezioni”. Lo ha sottolineato Vannino Chiti, commissario Pd nel Lazio e vicepresidente del Senato, al termine dell’incontro ‘Impresa e lavoro nel Lazio. Le proposte del Pd per uscire dalla crisi’.
“Questa maggioranza di governo – prosegue Chiti – e’ una delle piu’ ampie che ci siano mai state nella storia della Repubblica, che si e’ frantumata perche’ non e’ stata adeguata di fronte ai grandi problemi del Paese e di fronte alla crisi. Il Pd ha posto questi problemi come urgenti nell’agenda del Paese. Se guardassimo a livello di interesse di partito, evviva le elezioni. Ma l’Italia non e’ in questa situazione”.
“Berlusconi – continua Chiti – deve prendere atto di questa situazione, che la maggioranza non c’e’ piu’. Mi aspetterei un gesto di responsabilita’, ossia che il presidente del Consiglio prima portasse avanti la legge finanziaria e poi rassegnasse le sue dimissioni”.
“Restando in questo governo – prosegue Chiti – Fini ha definito punti che l’opposizione ha sostenuto, perche’ ha ricalcato questioni e aspetti che erano della sinistra. Un governo Berlusconi bis, allargato o no all’Udc, non e’ quello di cui l’Italia ha bisogno, e non e’ quello che consentirebbe con la necessaria discontinuita’ per una fase fatta della responsabilita’ delle forze politiche prima di tornare al voto”.
“A livello di proposte programmatiche, ci muoviamo in sintonia con il Pd nazionale, e abbiamo accolto le proposte che sono state concertate a livello nazionale su fisco, welfare, istruzione, piccola impresa. Sui grandi temi del lavoro, del superamento del precariato, vogliamo fare vivere le proposte nazionali anche a livello laziale. C’e’ una ripresa molto debole in tutto il mondo, che non produce posti di lavoro. Un dato dice che c’e’ una richiesta della domanda di lavoro del 14 % in piu’ nel Lazio, e il dato riguarda soprattutto giovani.
Dobbiamo porre al centro un intervento dello sviluppo – conclude Chiti – che crei un’inversione di tendenza rispetto al precariato”.