Ore 15.51 – “La possibile chiusura del Museo Storico della Liberazione di Roma di via Tasso e’ un’altra notizia seria e preoccupante che si aggiunge alle ormai troppe che si susseguono in questi giorni – ultima solo in ordine di tempo quella del crollo agli scavi di Pompei – e che vedono un Governo ormai fragile e inadeguato, incapace di tutelare luoghi simbolici, patrimonio dei cittadini”.
Lo afferma Vannino Chiti, Commissario del Pd Lazio e Vice Presidente del Senato.
“Il Museo della Liberazione – l’edificio che fu utilizzato come carcere e spazio in cui venivano torturati ebrei, partigiani e antifascisti – e’ oggi un centro prezioso della memoria al quale non possiamo e non dobbiamo rinunciare. E’ la testimonianza viva dell’orrore della guerra, dello sterminio e delle persecuzioni”.
“Se oggi noi possiamo godere dei frutti della liberta’ e della pace – sottolinea Chiti – della democrazia e del benessere, lo dobbiamo a tutti quelli che si sono battuti e sono caduti nella lotta partigiana, a quanti hanno sacrificato la loro vita. La nostra Costituzione, nei suoi principi guida, nei valori fondanti, nei diritti e doveri che regolano la vita della nostra Repubblica, ha la sua genesi nella Resistenza: se la Costituzione e’ un albero, la Resistenza ne rappresenta una radice irrinunciabile, insostituibile”.
“Chiudere il Museo di Via Tasso – conclude Chiti – sarebbe un’offesa alla memoria e alla citta’ di Roma e noi ci batteremo con forza e decisione affinche’ questo non avvenga”.