Ore 12.35 – (Ansa) – Bruxelles – “Quando la Lega Nord parla di federalismo, lo fa con la testa rivolta all’indietro, guardando ad una sorta di ministatalismo da Diciannovesimo secolo”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, presentando a Bruxelles il suo libro ”La Sinistra possibile – Il partito democratico alle prese col futuro”.
Il federalismo, secondo Chiti, ”deve invece guardare in avanti e svilupparsi dentro l’Europa, puntando a modificare l’organizzazione statale con la testa proiettata verso il futuro”. “Le istituzioni locali – ha aggiunto – non possono restare sempre uguali a se stesse, ottomila comuni oggi non hanno senso. Come non ha senso un’Europa che parla all’Onu con le voci di 27 paesi”.
L’Europa odierna, ha rilevato ancora il vicepresidente del Senato, “troppo spesso vola basso, come quando si illude di affrontare la sfida del risanamento economico e finanziario solo con la politica dei tagli”. Questo, secondo Chiti, penalizza la sinistra europea: “Una forza progressista e riformista come il Pd ha bisogno di un’Europa diversa, capace di costruire una democrazia sopranazionale, passaggio indispensabile per ridefinire una sinistra moderna”.