Ore 12.46 – “Dobbiamo fare uno sforzo per affrontare i temi posti da Marchionne, aldila’ dell’elemento di provocazione e anche di non giusto riconoscimento di quanto l’Italia ha fatto per la Fiat, su cui gli sono state mosse delle giuste critiche”.
Lo afferma Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato, ai microfoni di Radio Vaticana, nel corso della trasmissione ‘105 Live’ condotta da Luca Collodi.
“Che ci sia un problema di competitivita’ dell’Italia e’ vero – prosegue Chiti –. E se questo elemento non sara’ affrontato, andremo al declino. La competitivita’ dell’Italia vuole dire che gli imprenditori non possono pagare l’energia molto di piu’ che nelle altre parti d’Europa. Vuol dire che ci deve essere una formazione continua per i giovani che oggi manca. Vuol dire la possibilita’ di avere infrastrutture moderne materiali e immateriali. Vuol dire un’idea di paese in cui si riscopre il valore del lavoro e l’importanza, insieme ai diritti, dei doveri per ognuno di noi, qualunque sia la sua funzione”.
Oltre a questi aspetti, il senatore Pd ne sottolinea un altro ”a cui Marchionne ha fatto riferimento: i salari italiani sono inadeguati. A meta’ degli anni 70 erano nella parte medio-alta in Europa. Oggi dietro i salari dei lavoratori italiani c’e’ soltanto il Portogallo. E a cio aggiungiamo il fatto che tanti lavoratori sono in cassa integrazione, percependo il 75% di salari di 1000, 1200 euro al mese, con la paura di non tornare al lavoro. Tutto questo crea il problema del lavoro e della competitivita’ in Italia. Dobbiamo saperlo affrontare tutti insieme. Qualche contributo in questo senso e’ venuto dalle Settimane Sociali di Reggio Calabria, in termini che io credo siano giusti”.