Ore 21.12 – (Ansa) – Roma – ‘Pier Luigi Bersani non mi ha chiesto di essere il notaio delle mozioni, ma di far partire i congressi e far svolgere le primarie’. Lo ha detto il nuovo commissario del Pd Lazio, Vannino Chiti, nel corso di un incontro con gli iscritti alla Casa delle culture di Trastevere a Roma.
Chiti ha raccontato il percorso che l’ha portato al ruolo di commissario del Pd Lazio: ‘Bersani mi ha detto di essere preoccupato perche’ da cinque mesi mancava il segretario e molte federazioni non hanno il segretario provinciale. Al che gli ho chiesto perche’ avesse scelto me, che sono vicepresidente del Senato che e’ un incarico non leggero che per senso delle istituzioni non intendo sacrificare di un millimetro. Il segretario mi ha risposto che proprio perche’ il mio deve essere un percorso concluso nel tempo e’ opportuno che si capisca che non sara’ una reggenza che durera’ per mesi. Il pluralismo e’ dato dalle culture che sono nel Pd – ha aggiunto Chiti – se non siamo pluralisti, perche’ l’avremmo fondato? Le mozioni sono uno strumento del pluralismo, ma finiti i congressi se si ossificano e diventano correnti organizzate il partito non va lontano. Le correnti portano a fedelta’ che pero’ durano un minuto’.