Ore 20.42 – (Dire) – Roma – “Bersani non mi ha chiesto di fare il notaio delle mozioni, gli avrei risposto di no. Mi ha chiesto di far partire i congressi e di far svolgere le primarie per il nuovo segretario”. Lo ha detto il commissario del Pd del Lazio, Vannino Chiti, incontrando i militanti dei circoli del Partito democratico alla Casa delle culture a Trastevere.
Il vicepresidente del Senato ha spiegato i motivi per cui e’ stato nominato commissario dal segretario Pierluigi Bersani: “Prima di essere scelto gli ho chiesto: ‘Perche’ io nel Lazio?’ Poi gli ho fatto notare che il Pd del Lazio ha energie, forze e dirigenti molto in gamba e che io ho un incarico non proprio leggero e non voglio sacrificare mia responsabilita’ nelle istituzioni. Lui pero’ mi ha detto che il percorso sara’ breve e che non bisogna dare l’idea che il percorso delle primarie sia gia’ stato precostituito”.
Quindi, guidare per questo periodo il Pd del Lazio “per me e’ un onore, un impegno grosso e non gravoso. Il Pd di Roma e del Lazio ha espresso alti livelli amministrativi, le giunte Rutelli e Veltroni hanno fatto molto bene”.
Ora, ha spiegato ancora Chiti, occorre “restituire la parola agli iscritti, senza fare una conta. A novembre si parte con il congresso dei circoli, entro il 5 dicembre occorre chiudere i congressi provinciali”. Ma, e’ la richiesta di Chiti, “se le mozioni si ossificano e diventano correnti rigide, il partito non va lontano”. Quindi “serve pluralismo”.