Ore 10.00 – La notte del 4 agosto del 1974 il treno Italicus, che percorreva la linea nei pressi di San Benedetto Val di Sambro, nei pressi di Bologna, fu devastato da una potente esplosione. Nell’attentato morirono 12 persone e altre 48 rimasero ferite. Fu un atto di un terrorismo criminale che non puo’ e non deve essere archiviato”.
Cosi’ il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti nel giorno dell’anniversario della strage dell’Italicus.
“Oggi a 36 anni di distanza – continua il Vice Presidente – i responsabili non sono ancora stati individuati ma la matrice terroristica di stampo neofascista o neonazista, che operava all’epoca in Toscana, e’ chiara – come ha ben evidenziato la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage”.
“Mantenere viva la memoria di quanto e’ accaduto e’ necessario – conclude Chiti –  per condannare ogni forma di violenza e intolleranza; per rafforzare nel nostro Paese i principi della democrazia, della legalita’ e della convivenza civile”.