Ore 9.45 – “Sono trascorsi trent’anni dalla strage alla stazione di Bologna, una ferita profonda per il nostro paese, una della pagine piu’ amare nella vita della nostra Repubblica. 85 persone furono assassinate e 200 rimasero ferite. Quell’attentato fu il frutto di una stagione di violenza terroristica che non deve essere dimenticata. Per colpire al cuore la nostra democrazia, vennero uccisi tanti cittadini italiani e stranieri”.
Cosi’ Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato, nel giorno del trentesimo anniversario della strage alla stazione di Bologna.
“E’ dovere delle istituzioni – prosegue Chiti – accertare tutta la verita’, fare luce sugli aspetti di una vicenda drammatica, chiara nei risvolti politici e negli obiettivi; ancora oscura nella individuazione di tutti i responsabili.
‘L’istituzione del ‘Giorno della Memoria’, a ricordo delle vittime delle stragi e del terrorismo, e’ stata un passo importante per far si’ che venga trasmesso il senso di quel sacrificio sopportato da cittadini innocenti, siano riconosciuti i diritti di chi subi’ attentati e aggressioni, perche’, infine, mai si abbassi la guardia contro ogni forma di violenza, di illegalita’, contro rischi di un ritorno del terrorismo.
L’Italia – conclude Chiti – seppe reagire alla stagione delle stragi dimostrando di saper far prevalere i principi della convivenza civile, della non violenza e della democrazia. Quella prova di unita’ tra le forze democratiche, il popolo e le istituzioni, sia d’esempio oggi affinche’ il nostro paese sappia camminare sicuro anche nell’affrontare la sfida postaci dalla crisi, avendo a riferimento i valori del tutto attuali della nostra Costituzione. È in essi che continuano a trovare un fondamento la coesione dell’Italia e i diritti e doveri di noi cittadini”.