Ore 17.44 – “Oggi, nel mondo globalizzato, la democrazia deve affrontare nuove sfide. Assistiamo a un rincorrersi frenetico dei vertici internazionali, mentre allo stesso tempo cresce l’incertezza sul formato di questi vertici. Il formato del G20 rappresenta meglio, rispetto al G8, le diversita’ e le articolazioni delle economie e la pluralita’ degli interessi, ma stenta a diventare sede decisionale effettiva, autorevole e credibile: troppo distanti gli interessi in campo e le politiche promosse dai singoli paesi. Sono scarsi soprattutto gli indirizzi e i controlli dei Parlamenti. Da questo punto di vista la globalizzazione non e’ priva di rischi per la democrazia. Bisogna rispondervi rendendo le istituzioni piu’ efficaci, costruendo nuovi rapporti tra i Parlamenti – cuore della democrazia rappresentativa – Regioni e Comuni e con strumenti di partecipazione diretta dei cittadini.
La globalizzazione incide anche sui diritti. Il nostro compito e’ far si’ che la globalizzazione in economia porti ad una ‘globalizzazione’ dei diritti umani, destinata a rappresentare il minimo comune denominatore della convivenza civile internazionale, la costruzione di un’etica mondiale condivisa. La globalizzazione priva di regole, non governata, determinerebbe una riduzione dei diritti e protezionismo economico e culturale. Non e’ il futuro che dobbiamo volere per il nostro ‘villaggio planetario’.
L’Unione interparlamentare e’ importante per estendere una cooperazione che rafforzi ovunque il ruolo dei parlamenti, l’efficacia e il rinnovamento della democrazia rappresentativa, l’affermazione ovunque dei diritti umani”.
E’ quanto afferma il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti a Ginevra nel corso della Terza Conferenza Mondiale dei Presidenti di Parlamento.