Ore 16.30 – “La popolazione del Kosovo vive in una situazione di precarieta’. Lo stato di diritto stenta ad affermarsi nella pratica quotidiana. Cosi’ e’ insoddisfacente il funzionamento della giustizia. Le varie etnie, pur essendo diminuiti gli episodi di scontro, non hanno rapporti tra loro. Si e’ come separati in casa. Il Consiglio d’Europa non puo’ restare indifferente o assente. Gli stati membri del Consiglio d’Europa hanno posizioni diverse riguardo alla indipendenza proclamata dal Kosovo”.
Cosi’ il Vice Presidente del Senato, Vannino Chiti, parlando all’Assemblea del Consiglio d’Europa a Strasburgo sulla situazione in Kosovo.
“Dobbiamo pero’ – sottolinea Chiti – essere uniti per sviluppare un impegno concentrato su queste priorita’: attuazione delle norme dello stato di diritto; consolidamento della democrazia, della liberta’, del rispetto dei diritti umani; parita’ tra donne e uomini; miglioramento delle condizioni di vita della popolazione del Kosovo e ricostruzione di relazioni di fiducia tra le diverse etnie”.
“Per realizzare questi obiettivi – dichiara il Vice Presidente – e’ necessario che il Consiglio d’Europa abbia rapporti diretti con le autorita’ del Kosovo e con le sue stesse formazioni politiche. Questa nostra presenza e’ parte integrante della missione del Consiglio d’Europa, che consiste nel contribuire a diffondere ovunque, nel nostro continente, liberta’ e democrazia”.
“I Balcani hanno conosciuto una guerra e delle atrocita’ spaventose: bisogna uscirne, rendere impossibile il riaccendersi di tensioni e di scontri etnici. L’Europa non ha davvero bisogno di un moltiplicarsi di staterelli su base etnica. Una tale deriva – conclude Chiti – sarebbe incompatibile anche con l’ingresso nell’Unione Europea, che resta la vera prospettiva da costruire, per dare a quella regione stabilita’ e pacificazione”.