Ore 13.00 – “Occorre informare di nuovo e con impegno l’opinione pubblica sulle ragioni della guerra in Afghanistan. Non si tratta di fare propaganda. Non e’ questo il compito delle democrazie: si tratta di dire la verita’ e cosi’ di riuscire a convincere la maggioranza dei cittadini europei sulle ragioni di quel conflitto. L’attacco alle Torri Gemelle di New York e a Washington; l’essere diventato l’Afghanistan dei talebani il santuario del terrorismo; il rischio che tutto cio’ comportava per le democrazie nel mondo. E dobbiamo non fare dimenticare la spietata barbarie nei confronti del loro stesso popolo. I diritti umani non si affermano e difendono solo nel chiuso dei Paesi occidentali”.
Cosi’ il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti a Parigi, nel corso della sessione plenaria dell’Assemblea della Ueo.
“Bisogna a questo proposito – sottolinea Chiti – superare una ambiguita’ che tutti noi abbiamo contribuito a generalizzare: in Afghanistan non si tratta di difendere la pace ma di affrontare uno scontro per conquistarla. La pace deve essere stabilita. E’ una guerra contro il terrorismo ma e’ anche un impegno per affermare ideali di giustizia, di democrazia e di progresso. E’ necessario chiarire che la vittoria non passa soltanto attraverso l’azione militare; richiede l’impegno della politica. E’ stato un serio errore trascurare questo aspetto che e’ invece fondamentale”.
“Anche a questo fine – afferma il Vice Presidente – la presenza della coalizione in Afghanistan deve contribuire a realizzare riforme di giustizia e progresso imponendo atti contro la corruzione. Far conoscere l’impegno per costruire in Afghanistan una societa’ civile, per un ruolo delle donne rinnovato e libero dal giogo della segregazione di genere, per l’attuazione dei programmi di ricostruzione e sviluppo, per la diffusione della scuola, e’ essenziale per recuperare il sostegno delle opinioni pubbliche occidentali”.
“E’ importante – conclude Chiti – favorire la nascita di poteri locali che amministrino nell’interesse dei cittadini afghani e siano liberi dalla corruzione. Sono certo che i cittadini europei sapranno di nuovo fare proprie le ragioni di un impegno e che si rafforzera’ il sostegno al sacrificio dei nostri soldati”.