Ore 15.30 – Il Governo e’ stato costretto a rivedere le sue decisioni in merito al finanziamento degli istituti culturali, stralciando il capitolo dalla manovra finanziaria. Adesso sara’ competenza del Ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali, valutare come operare la riduzione dei finanziamenti che il Governo intende comunque applicare”.
Cosi’ il Vice Presidente del Senato, Vannino Chiti in merito allo stralcio operato dal Governo del capitolo Beni Culturali dalla manovra finanziaria.
“Il nostro –  prosegue Chiti – e’ un Paese che dedica una percentuale molto bassa del proprio Prodotto Interno Lordo al finanziamento della cultura, rispetto agli altri partner europei. Se sprechi ci sono, e’ giusto tagliare ma solo per quegli enti che risultassero essere inutili e mantenuti in vita per spinte di ordine clientelare o localistico. Ad individuarli dovrebbero essere chiamati gruppi di esperti che hanno le reali competenze per valutare. Per esempio, il Comitato tecnico-scientifico per i beni librari e gli istituti culturali del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici, presieduto dal professor Tullio Gregory –  sottolinea il Vice Presidente – potrebbe essere lo strumento piu’ adatto a disposizione del Governo affinche’ decida su basi oggettive, abbandonando improvvisazioni e motivazioni dovute esclusivamente alla necessita’ di fare cassa, a scapito del futuro della cultura italiana. Mi auguro che il Ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali voglia tener conto di queste considerazioni”.