“Il terribile episodio consumatosi nelle acque internazionali di fronte alla Striscia di Gaza deve imporci un impegno urgente per riannodare il processo di pace israelo-palestinese. Le responsabilita’ dell’atto dovranno essere chiarite senza incertezze, anche se la sproporzione dell’intervento e’ resa evidente dal numero dei morti e dei feriti tra i passeggeri del convoglio di sei navi Freedom Flotilla – attivisti per la pace, deputati di diverse nazionalita’, giornalisti e operatori delle Ong in missione umanitaria – ancora tragicamente incerto”.
Cosi’ il Vice Presidente del Senato, Vannino Chiti, che esprime il suo dolore per le vittime e solidarieta’ ai loro familiari.
“Emerge in tutta la sua chiarezza – sottolinea Chiti – come il continuo procrastinare l’apertura di una seria trattativa di pace renda la situazione sempre peggiore, costringa i militari a compiere atti sempre piu’ lontani dallo scopo di difendere lo Stato di Israele, isoli le forze piu’ affidabili nel campo palestinese dando spazi sempre piu’ grandi agli estremisti”.
“Il Governo di Israele non puo’ ancora venir meno alla responsabilita’ di iniziare un negoziato serio, col pieno coinvolgimento della comunita’ internazionale, che si ponga l’obiettivo di risolvere una volta per tutte il conflitto israelo-palestinese, giungendo all’unica soluzione possibile: il riconoscimento reciproco di due popoli e due Stati, come unica forma per soffocare la spirale di conflitti che investe l’area”.