Ore 19.00 – “Negli ultimi decenni vi e’ stata una subalternita’ della politica all’economia. Questa deriva e’ visibile non soltanto nel nostro Paese ma, a causa della globalizzazione, anche in molte parti del mondo. Il bene comune tuttavia puo’ essere realizzato soltanto dalla politica.
Il mercato lasciato a se stesso, senza regole, ha provocato disuguaglianze e sprechi: privo di principi di solidarieta’ non ha funzionato. Il mercato non deve essere mai un fine, il fine e’ la persona, la sua dignita’, la sua realizzazione”.
Cosi’ il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti intervenendo sul tema ‘Solidarieta’ e Sussidiarieta’: per una politica del bene comune’ al corso ‘Narrare l’etica e l’economia’ promosso dal Forum Nazionale dei Giovani presso l’Universita’ di Roma.
”A partire dalla crisi del welfare – prosegue Chiti – , dal necessario rinnovamento della democrazia, dalla indispensabile centralita’ della persona, occorre cambiare la cultura politica e darsi obiettivi programmatici coerenti. Creare uno spazio non solo per uno ‘scambio tra uguali’, ma anche per presenze solidaristiche e mutualistiche in tutta la societa’, nell’economia e nel welfare stesso. Fornire agevolazioni alle imprese non profit, creare loro spazi nella vita economica e sociale.
La qualita’ dell’ambiente – conclude Chiti – , la diffusione del reddito, dell’occupazione, dell’istruzione devono diventare elementi di misurazione della crescita, insieme ai dati sul Prodotto Interno Lordo. Occorre mettere al centro della vita dei Paesi e dell’Unione Europea il tema della poverta’, imporre obiettivi, anche quantitativi, di riduzione delle disuguaglianze sociali”.
