Ore 10.30 – “Il 19 marzo del 2002 Marco Biagi veniva ucciso brutalmente dalle Brigate Rosse. Oggi, a otto anni dal suo barbaro assassinio, voglio ricordarne lo spessore morale e culturale, il contributo che diede al nostro Paese col suo coraggioso riformismo”.
Lo dichiara il Vice Presidente del Senato, Vannino Chiti, in occasione dell’anniversario dell’assassinio del giuslavorista Marco Biagi.
“Il professor Biagi ha lavorato a lungo alla riforma del diritto del lavoro, impegnandosi per adeguarlo al nuovo contesto economico e sociale del Paese, alle novita’ introdotte ovunque dalla globalizzazione e dalla rivoluzione tecnologica e informatica. Di fronte alla esigenza di un governo di questi processi il nostro mercato del lavoro appariva arretrato e inefficiente, incapace di garantire a tutti i lavoratori i fondamentali diritti. Le sue idee innovative – sottolinea Chiti – hanno contribuito al suo ammodernamento, anche se non e’ stata ancora attuata pienamente la riforma degli ammortizzatori sociali e messa in campo una formazione permanente, indispensabile alla vita e al progresso di una societa’ moderna.
E’ questo l’impegno che dobbiamo mettere in campo, per ricordarne adeguatamente la memoria. E’ la persona, e’ ogni singolo giovane il soggetto e non solo il destinatario delle riforme del lavoro. I terroristi delle Brigate Rosse, assassinandolo, hanno fatto venir meno il contributo della sua intelligenza e della sua passione – conclude il Vice Presidente del Senato – ma non ne hanno cancellato l’insegnamento ne’ la giustezza delle sue elaborazioni”.
