Ore 18.30 – “Le micro imprese e le Piccole e Medie imprese costituiscono il motore dell’economia europea, e ancor più dell’Italia, sono fondamentali per favorire competitivita’ e occupazione.
L’inadeguatezza del mercato, la difficolta’ ad ottenere capitali o crediti rappresentano un ostacolo, accentuato dalla crisi in atto.
Per superare la crisi e’ importante agire in coerenza con le principali direttive europee”.

Lo ha detto il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti nel corso del suo intervento al convegno di Confimprese Italia ‘Micro impresa: il valore dell’economia reale’.

“La Commissione Europea – prosegue Chiti – ha lanciato la strategia ‘Europa 2020′. In essa sono state individuate cinque azioni guida: il 75% delle persone di eta’ compresa fra 20 e 64 anni deve avere un lavoro (in Italia il 57% delle persone tra 15 e 64 lo ha); il 3% del Pil dell’UE deve essere investito in ricerca e sviluppo (in Italia siamo solo all’1,18%); raggiungere il  traguardo 20/20/20 per minori emissioni inquinanti, risparmio energetico, impiego di fonti rinnovabili (in Italia le energie rinnovabili corrispondono solo al 5%, mentre l’obiettivo fissato e’ il 17%); il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve avere una laurea o un diploma (in Italia il tasso di abbandono scolastico e’ pari al 19,7%); 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di poverta’ (in Italia il 13,6% della popolazione e’ in condizione di poverta’).
Questa battaglia per la crescita e l’occupazione richiede un coinvolgimento e la mobilitazione di tutte le parti interessate in Europa.
Con il 2013 cambieranno in Europa i fondi strutturali e le politiche per lo sviluppo regionale. E’ questa la fase in cui si stanno individuando le nuove strategie. L’Italia non puo’ essere distratta e scarsamente presente. E’ necessario che governo e parti sociali facciano sentire il peso del sistema paese sulla costruzione delle nuove politiche europee.
Occorre imparare a utilizzare in maniera più adeguata i fondi europei e non far venir meno risorse indispensabili allo sviluppo.
Fino ad ora solo il Presidente della Repubblica Napolitano, nel corso della sua recente visita a Buxelles, ha sollevato con forza e autorevolezza questi temi. E’ attorno a questo che deve essere costruita una convergenza tra le forze politiche e sociali”.