Ore 17.30 – “In Italia non e’ ancora stata messa in campo una politica economica a misura di micro e piccola impresa, nonostante le piccole unita’ nell’industria, nel commercio, nell’agricoltura siano da sempre un patrimonio che ci contraddistingue.
Appena quattro mesi fa Confindustria sottolineava il rischio della chiusura di un milione di piccole aziende. Per rispondere alla crisi bisogna intervenire subito, seguendo le direttive europee che riconoscono il ruolo cardine delle PMI. Nessuno Stato membro puo’ affrontare efficacemente le sfide mondiali se agisce da solo. Per superare la crisi abbiamo bisogno di uno stretto coordinamento delle politiche economiche e di interventi mirati e concreti di sostegno alle micro imprese: Predisporre le risorse per sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica, anche attraverso la reintroduzione delle deduzioni automatiche del 10%; rimuovere i limiti introdotti alle agevolazioni fiscali; favorire l’accesso al credito; abolire gli studi di settore e procedere, coinvolgendo le Regioni, ad una rivisitazione dell’Irap; sbloccare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni (in primo luogo in riferimento all’Iva); snellire e semplificare le procedure normative.
Infine, come e’ stato proposto da Confimprese Italia, la possibile applicazione di un Contratto Collettivo Nazionale riservato alla micro impresa e all’artigianato potra’ rappresentare una significativa e importante novita’ per il mondo del lavoro. Su questo punto e’ auspicabile l’apertura di un tavolo di discussione con la partecipazione delle forze sindacali e del mondo del lavoro, oltre al contributo di istituzioni e governo”.
Lo ha detto il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti nel corso del suo intervento al convegno di Confimprese Italia ‘Micro impresa: il valore dell’economia reale’. L’evento si tiene a partire dalle ore 15.00 alla Camera dei Deputati, Palazzo Marini, Sala delle Colonne, via Poli 19.