Ore 10.30 – “Oggi ricorre l’8 marzo, festa delle donne. Data tragica divenuta nel tempo simbolo di liberta’, di garanzia di diritti e di pari opportunita’.
Pur in un giorno di gioia come questo, non possiamo dimenticare che alcuni obiettivi stabiliti dalla nostra Costituzione non sono stati ancora raggiunti.
La Carta stabilisce all’articolo 3 che ‘Tutti i cittadini hanno pari dignita’ sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. Ma cio’ non sempre si realizza.
Le donne sono fortemente penalizzate nel mondo del lavoro, in special modo in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando.
All’articolo 37 della Costituzione si sottolinea che ‘La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parita’ di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione’. Troppo spesso cio’ non accade.
Le donne subiscono violenza e sono prigioniere di uno schema che le vede ‘oggetto’, difficile da rimuovere.
Dobbiamo compiere un grande passo in direzione di un cambiamento dei comportamenti e delle norme culturali discriminanti. E cio’ e’ tanto piu’ urgente ora. Contano le leggi contano gli esempi da parte di quanti svolgono un ruolo, nella politica, nella cultura e nell’informazione, in grado di influenzare la societa’ ”.
E’ quanto dichiara il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti.