Convegno a Firenze; Mazzatorta (Ln), Dedicare resto legislatura

Ore 16.20 – (Ansa) – Firenze – ‘Diciamo alla maggioranza che, prima che discutere nel merito, deve creare il clima giusto; spetta a tutti ma alla maggioranza prima di tutti. E se le vogliamo fare insieme, come e’ doveroso, tutti devono rinunciare a qualcosa. Non va bene dire: proviamo insieme, se no le facciamo da soli’. Cosi’, Vannino Chiti, nelle conclusioni del convegno ‘Le riforme per l’Italia’, organizzato oggi a Firenze dalla Rosa Rossa, ha indicato le premesse per avviare il dialogo sulle modifiche alla struttura istituzionale.
Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, il vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Enzo Cheli, il presidente del gruppo Idv al Senato, Felice Belisario, il vicepresidente della Lega Nord al Senato, Sandro Mazzatorta, il presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Carlo Vizzini. Su un punto, il consenso sembra essere condiviso: dopo le elezioni regionali si avviino le riforme, in primo luogo, quella del Parlamento. Sulla questione, Chiti ha osservato che ‘il punto piu’ debole della bozza Violante e’ l’elezione del Senato che e’ un po’ di secondo e un po’ addirittura di terzo grado. In questo caso sarebbe meglio fare una sola Camera. Su questo problema c’e’ ampia intesa. Comunque vadano le regionali – ha aggiunto Chiti – la necessita’ delle riforme c’e’. Io ritengo dovremmo proporci di partire con una mozione di indirizzo approvata da Camera e Senato in cui si dica quali riforme, come farle, in quali tempi’.
Anche secondo il vicepresidente della Lega Mazzatorta, ‘dopo queste regionali bisogna dedicare quello che resta della legislatura alle riforme: Senato, Camera delle autonomie e riduzione del numero di parlamentari’. Per il presidente del gruppo Idv Belisario, la ‘bozza Violante forse e’ un poco superata e va attualizzata. Vanno irrigidite le cause di incandidabilita’, ineleggibilita’, del mandato parlamentare. Ma anche del conflitto d’interessi’. Dal vicepresidente emerito della Consulta Cheli, infine, un appello a modificare la legge elettorale ‘per dare piu’ peso alla volonta’ degli elettori’.