Ore 11.20 – “Le minoranze cristiane in Turchia e musulmane in Grecia sono costituite da ‘cittadini’ dei Paesi nei quali risiedono. Devono avere percio’ tutti i diritti e i doveri degli altri ed e’ compito di ogni Stato democratico garantirlo. Non ci si puo’ limitare ad invocare la reciprocita’: questi cittadini non sono degli stranieri. Garantire loro una uguaglianza di opportunita’, a partire dalle scuole, e’ fondamentale. E’ giusto dunque che il Consiglio d’Europa segua con continuita’ l’evoluzione in Turchia e Grecia e solleciti la piena realizzazione di questi obiettivi”.
E’ quanto ha sostenuto il Vice Presidente del Senato, Vannino Chiti, nel suo intervento all’Assemblea del Consiglio d’Europa.
“La liberta’ – ha continuato Chiti – non ha aggettivi. Se viene negata alla cultura, alle religioni, a qualche etnia presente all’interno di un Paese, viene ferita e impoverita per tutti. La democrazia e la liberta’ hanno bisogno, per poter vivere, della laicita’. La laicita’ si fonda sulla autonomia reciproca dello Stato e delle istituzioni religiose; i cittadini non possono essere discriminati per la loro fede o cultura; nessuna religione o cultura puo’ imporre i propri dogmi con le leggi dello Stato.
“Le confessioni religiose – ha sottolineato il Vice Presidente del Senato – hanno il diritto di esprimersi in modo pubblico su tutto cio’ che riguarda la vita di una societa’ ma non possono imporre per legge ai cittadini il loro credo.
Se cercano di farlo, lo Stato, in primo luogo noi che siamo nelle istituzioni a rappresentare i cittadini, abbiamo la responsabilita’ di non consentirlo”.