Ore 12.44 – “E’ importante richiamare tutti noi al dovere di un impegno perche’ gli Stati firmino e ratifichino la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla tratta degli esseri umani che l’Italia ha sottoscritto ma non ancora ratificato. Dobbiamo vigilare per evitare che catastrofi immani, come quella recente di Haiti, si trasformino in nuove occasioni per i mercanti di uomini”.
E’ quanto ha sostenuto il Vice Presidente del Senato, Vannino Chiti, nel suo intervento all’Assemblea del Consiglio d’Europa. 
“La tratta di esseri umani e’ una delle più grandi vergogne del nostro tempo. E’ il ritorno della schiavitu’ per motivi di sfruttamento sessuale o di lavoro – ha sottolineato Chiti. Colpisce donne, uomini e bambini che vivono in condizioni di estremo bisogno, provati da poverta’, guerre o catastrofi ambientali. La loro disperata ricerca di un futuro migliore viene trasformata da mercanti senza scrupoli in inferno”.
“La Convenzione del Consiglio d’Europa – ha aggiunto il Vice Presidente – considera la tratta di persone una violazione dei diritti umani, un affronto alla loro dignita’ e integrita’. L’ottica fondamentale che viene assunta e’ quella della protezione delle vittime. Vittime che non possono essere considerate immigrati irregolari. Il rimpatrio automatico, quali che siano le situazioni negli Stati di origine, puo’ far precipitare di nuovo le vittime in quelle condizioni che spesso danno inizio alla tratta di esseri umani. E’ indispensabile prevedere pene efficaci, da attuare con vigore, nei confronti di chi trae vantaggio da questo commercio ignobile. La confisca di beni e di profitti provenienti da tali attivita’ criminali – conclude Chiti – puo’ dare risorse da utilizzare per sostenere le vittime, per attuare la Convenzione, per contribuire al lavoro del gruppo di esperti da essa incaricato”.