Ore 13.04 – “Al di la’ delle intenzioni, che possono essere le migliori, nel dibattito sulle riforme si rischia di fare un grosso errore: discutere degli strumenti prima di chiarire che fare” – dichiara il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti. ”Bisogna tenere presente il richiamo del Presidente Napolitano che negli auguri prima di Natale ci ha esortato a impegnarci per riforme realisticamente perseguibili. A mio avviso – prosegue Chiti – il modo di procedere passa per una mozione di indirizzo di Camera e Senato che dica cose precise su riduzione dei parlamentari, superamento del bicameralismo perfetto e rafforzamento del governo che resti pero’ di tipo parlamentare. In questo quadro si dovranno poi affrontare anche i cambiamenti della legge elettorale.
Approvata la mozione, e individuati quindi degli obiettivi condivisi da un insieme di forze di maggioranza e opposizione – spiega Chiti – allora si potra’ parlare degli strumenti piu’ adatti. Se il lavoro delle Commissioni Affari Costituzionali o, come propone Calderoli, una Convenzione formata da parlamentari e rappresentanti di Regioni e citta’. Fermo restando – conclude il Vice Presidente del Senato – che la strada maestra e’ quella segnata dall’articolo 138 della Costituzione”.