Onorevoli Colleghi,
La scomparsa di Gabriele De Rosa segna una perdita incolmabile per gli studi storici italiani e ci invita a ricordare l’esperienza di un uomo che, nella sua vita parlamentare, ha saputo tradurre costantemente il suo valore di studioso senza mai declinare responsabilita’ e passione.
La sua opera di storico va ben al di la’ dell’analisi del movimento cattolico e dei suoi sviluppi partitici e i numerosi contributi scientifici denotano una non comune versatilita’ nell’analisi della storia economica e sociale, dei processi evolutivi determinati dai movimenti politici.
La sua stessa vicenda personale, che lo vede prima combattere sul fronte africano ad El Alamein e poi entrare a far parte della Resistenza, contribuisce alla maturazione di una sensibilita’ e capacità di comprensione storica.
Dal 1979 ad oggi e’ stato Presidente e poi Presidente onorario dell’Istituto Luigi Sturzo di Roma.
La sua elezione a senatore avverra’ soltanto nel 1987. Sara’ proprio De Rosa a ricoprire la carica di Presidente del Gruppo parlamentare al Senato nei mesi dell’impervia transizione dalla Democrazia cristiana al Partito popolare italiano.
Traspare cosi’ il legame indissolubile sia nell’interpretare il pensiero religioso e politico di Don Luigi Sturzo, come nel comprendere le cause della crisi dei partiti di massa nel nostro Paese tra la ferma consapevolezza delle peculiarita’ storiche che hanno contraddistinto il Sud dell’Italia e l’osservazione del decisivo tradursi nelle istituzioni repubblicane del pensiero cattolico.
Le istituzioni diventano un cruciale punto di osservazione e di studio nel tentativo di mantenere unito il tessuto civile di un Paese composto da molte anime e altrettante ideologie.
Anche in questo non dobbiamo dilapidare la lezione di metodo dello storico Gabriele De Rosa e cioe’ l’indagine sulla causalita’ storica, la quale, per quanto complessa e multiforme, non puo’ mai cedere il passo a quelle letture di vago sapore antropologico che vedono nel cittadino italiano, e quindi anche nella politica italiana, un carattere irriducibile da cui discenderebbero vizi e virtu’ del nostro Paese.