Sicurezza per tutti. Questo è stato lo slogan propagandistico della destra durante la campagna elettorale del 2008 e anche nel corso di questa legislatura. L’attuale maggioranza ha strumentalizzato alcuni gravi episodi di cronaca per alimentare le paure e le ansie dei cittadini, diffondendo la percezione di una emergenza di piccola e grande criminalità addebitabile al “permissivismo” del centrosinistra. La promessa era che la destra avrebbe saputo garantire la sicurezza.
La verità è ben diversa: la cronaca ci racconta ancora di terribili episodi criminali. Nessuno tranne chi dirige i telegiornali ha la percezione di una aumentata sicurezza sul territorio e chi è deputato a garantirla, le forze di Polizia e i Carabinieri, esprimono disagio e preoccupazione per la mancanza di sostegno da parte del governo.
Prevenire le rapine, la violenza, la criminalità e ogni forma di illegalità è un compito ben più complesso di quello che avevano voluto farci credere; è un compito che richiede lavoro assiduo, capillare ed una responsabilità diffusa a tutti i livelli istituzionali. Per far questo sono necessarie prima di tutto le risorse: esattamente quelle che il governo sta sottraendo al comparto della sicurezza.
Abbiamo assistito al lungo e talora propagandistico succedersi di proclami inutili, all’invio dell’esercito nelle nostre città e all’introduzione delle ronde – un provvedimento tanto inutile quanto pericoloso in via di fatto e di principio – mentre dietro a questa copertina ci sono tagli di oltre 3 miliardi ai comparti sicurezza e difesa e la riduzione degli organici: entro il 2012 ci saranno migliaia di poliziotti in meno a causa del turn-over bloccato, mentre si stima che ne occorrerebbero 10.000 in più.
Queste sono le decisioni concrete prese dal governo.
Per questo pochi giorni fa, a Roma, gli agenti della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale sono scesi in piazza. Hanno manifestato contro le promesse non mantenute e le condizioni in cui sono costretti a lavorare. Hanno denunciato la precarietà degli automezzi, la mancanza di benzina, gli affitti delle caserme non pagati.
Per tutta risposta la maggioranza ha bocciato un emendamento presentato dal Pd nella Commissione Bilancio del Senato con cui si aumentavano le risorse previste per il rinnovo del contratto nazionale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.
Questi sono i fatti concreti. Questa la responsabilità del governo e la sua attenzione alla sicurezza. Il Partito Democratico incalzerà la maggioranza di destra con proposte serie, attuabili, consapevole che la sicurezza rappresenta una priorità per i cittadini. Occorre dunque impegnarvisi con coerenza, senza demagogia, marcando così la differenza che intercorre tra la propaganda sterile e l’azione responsabile e concreta.