Ore 8.15 – “Non condivido la decisione della Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo contro la presenza del crocifisso in classe. Quella presenza fa parte della nostra storia e della nostra cultura. Non contrasta con la liberta’ di religione o di educazione”.
Cosi’ il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti.
“Per i cristiani e’ un simbolo di fede, della vicinanza di Dio all’umanita’ fino ad assumerne fisicita’, sofferenza, dolore e morte prima di riscattarne futuro e speranza con la resurrezione. Per tutti indistintamente e’ segno di innocenza, mitezza, sacrificio di se’ per gli altri. Quella croce per nessuno e’ ragione di oppressione, costrizione o intolleranza. Per tutti e’ motivo di solidarieta’ e amore. Su questi aspetti non possono discendere decisioni dall’alto. Mi auguro che nessuno in questi giorni rimuova il crocifisso dalle aule per metterlo nelle cantine. Non sarebbe certo la nostra liberta’ a fare un passo avanti.”