INTERVENTO DEL VICE PRESIDENTE DEL SENATO, VANNINO CHITI
“LA QUESTIONE DEMOCRATICA”
ROMA – PRESSO L’HOTEL BOLOGNA
29 OTTOBRE 2009 – ORE 9.30

I processi di globalizzazione pongono a rischio la democrazia come noi la conosciamo e la viviamo: non è in gioco la sua abolizione ma il suo impoverimento, uno svuotamento che la faccia coincidere con il solo momento del voto.
Sono tendenze non solo italiane, sulle quali le sinistre devono riflettere e riprendere una iniziativa forte.
Occorre porsi il problema di dar vita a organizzazioni politiche che affrontino la questione democratica e dei diritti umani su scala mondiale: vi è urgente bisogno di una Internazionale Democratica.
Le forze progressiste devono assumere come prioritaria la realizzazione della dimensione politica dell’Unione Europea. E’ la democrazia sovranazionale la risposta che irrobustisce anche quella nazionale e locale, consentendo decisioni che orientano lo sviluppo, la sua qualità, la capacità di far coesistere, in un nuovo welfare, uguaglianza e merito. E’ in questo quadro che per la riforma delle istituzioni in Italia guardo al rilancio di una democrazia parlamentare: un Parlamento forte, non più il bicameralismo perfetto, e governi forti ma di tipo parlamentare, secondo i modelli come quello tedesco o spagnolo; una nuova legge elettorale che permetta ai cittadini di scegliere la maggioranza di governo e al tempo stesso i loro rappresentanti in Parlamento. Oggi in Italia il Parlamento non sa essere sempre un riferimento per i cittadini non solo a causa del ricorso all’alto numero di decreti e voti di fiducia ma anche per un affievolirsi del confronto, del dibattito.
I parlamentari, a causa della legge elettorale “porcellum” perdono un contatto con i territori, con la vita quotidiana delle persone.