“La crisi non e’ finita come afferma il governo, dopo averne negato anche l’esistenza. Le risposte risultano insufficienti e inadeguate”.
Cosi’ il Vice Presidente del Senato, Vannino Chiti, che questa mattina, al presidio Cgil di piazza Navona, ha incontrato i lavoratori delle aziende in crisi della Toscana.
“I reali effetti della crisi sull’occupazione – prosegue Chiti – si stanno vedendo ora nella loro reale portata e ancor piu’ lo saranno nei prossimi mesi. E la Confindustria ha dichiarare il rischio della chiusura di un milione di piccole aziende.
Il Governo non ha dato priorità ai salari dei lavoratori dipendenti – che ormai in Europa vedono dietro di se’ solo quelli del Portogallo – ne’ a politiche per rilanciare lo sviluppo.
Il Pd ha avanzato in Parlamento proposte, che il governo di destra ha respinto. Si tratta dell’assegno mensile di disoccupazione per tutti i precari che hanno perso il lavoro, della cassa integrazione per tutti i lavoratori, della riforma degli ammortizzatori sociali. Sono proposte concrete, realizzabili, basta che si voglia dare centralita’ al tema del lavoro e dello sviluppo”.
Durante l’incontro con Vannino Chiti, i lavoratori hanno rivendicato il diritto ad esprimersi con il voto sulle piattaforme contrattuali e la necessita’ di una legge sulla rappresentanza sindacale. Chiti si e’ detto d’accordo: “non puo’ essere tolta la voce a chi lavora. Il diritto di decidere sui contratti e’ un aspetto fondamentale della democrazia, che per essere efficace e vitale deve permeare tutti gli aspetti di vita della societa’, prima di tutto i luoghi di lavoro”.