Ore 15.00 – ”Il 4 agosto ’94 si spegneva a Roma Giovanni Spadolini. Questo 15′ anniversario sia occasione per ricordare una delle più autorevoli figure dell’Italia repubblicana. Spadolini fu storico, giornalista e uomo politico ma soprattutto delle istituzioni”.
Cosi’ il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti ricorda Giovanni Spadolini nell’anniversario della morte.
”Come Presidente del Senato della Repubblica, contribui’ al suo ammodernamento e sviluppo. Molto dell’istituzione moderna che conosciamo oggi lo dobbiamo a lui, basti pensare alla biblioteca che porta il suo nome”.
”Sui suoi saggi sulla storia italiana tra Otto e Novecento si sono formate generazioni di storici, i piu’ fortunati dei quali seguirono suoi corsi presso la facolta’ di Scienze politiche dell’Universita’ di Firenze. Impegno che continuo’ col crescere dell’attivita’ politica, fu presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici e, fino alla fine, presidente del Cda dell’Universita’ Bocconi. Nel 1980 creo’ la ‘Fondazione Nuova Antologia’, ora ‘Fondazione Spadolini – Nuova Antologia’, nella sua residenza di Pian de’ Giullari, che penso’ come spazio ‘popolato di giovani che studiano le carte e i libri che ho raccolto nel corso di tutta la mia vita. Aiutati da un’università più aperta di quella che noi siamo riusciti a costituire e illuminati da un amore per l’Italia maggiore di quello che noi siamo riusciti a trasmettere loro’. Un luogo veramente speciale – ricorda Chiti – che accoglie e protegge il confronto e lo studio, come avvenne quando con illustri costituzionalisti discutemmo di ‘Legge elettorale e forma di governo: ipotesi per una riforma condivisa’, in un convegno del febbraio 2007.
”Spadolini – prosegue Chiti – arrivo’ alla politica da intellettuale e giornalista e la segno’ con la sua personalita’ e le sue intuizioni, fino a diventare il primo presidente del Consiglio non democristiano della Repubblica. Accompagno’ con le sue grandi capacita’ una stagione difficile e importante del nostro paese, di grandi riforme e aspri scontri politici”.
”Ma Spadolini fu anche figura di primo piano del giornalismo italiano, a lungo direttore del Resto del Carlino e poi del Corriere della Sera, in un periodo fondamentale della storia del Paese”.