Ore 10.00 – “La notte del 4 agosto del 1974 una bomba potentissima esplose sul treno Italicus, all’altezza di San Benedetto Val di Sambro, uccidendo 12 persone e ferendone 48.
Erano italiani e stranieri che sono morti per mano del terrorismo neofascista che intendeva colpire la democrazia e impedire il progresso del Paese”.
Lo afferma Il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti nel giorno del 35′ anniversario della strage del treno Italicus.
“Fu una strage orribile – prosegue Chiti – i cui responsabili non sono mai stati individuati ma la cui matrice e’ chiarissima, il terrorismo neofascista appoggiato, finanziato e istigato – come afferma la relazione di maggioranza della Commissione parlamentare d’inchiesta – dalla Loggia P2: «La strage dell’Italicus e’ ascrivibile ad una organizzazione terroristica di ispirazione neofascista o neonazista operante in Toscana; che la Loggia P2 svolse opera di istigazione agli attentati e di finanziamento nei confronti dei gruppi della destra extraparlamentare toscana ed e’ quindi gravemente coinvolta nella strage dell’Italicus».
Noi tutti – conclude Chiti – dobbiamo stringerci alle vittime del terrorismo stragista e alle istituzioni democratiche che si volevano abbattere colpendo cittadini innocenti”.