Ore 18.30 – “La Corte Costituzionale merita, sempre, rispetto. La sua autonomia deve essere sentita,  da parte di tutti, come un bene prezioso. Detto questo non posso fare a meno di sottolineare come la destra usi spesso due pesi e due misure”.
Lo afferma Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato.
“La cena tra due giudici della Corte, il Ministro della Giustizia e il Presidente del Consiglio, non si presterebbe a critiche, neppure di stile e di opportunita’. Uno scambio di valutazioni al bar di Montecitorio – aggiunge Chiti – tra l’allora sottosegretario Naccarato, il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa e il sottoscritto, sul referendum della legge elettorale, che si limitava a dire in pubblico «la Corte deve ancora esprimersi e dovra’ decidere», provoco’ un pandemonio strumentale, l’ira funesta della destra. Apriti cielo: critiche durissime della destra, richiami istituzionali. Addirittura le dimissioni dalla Consulta per protesta contro quelle inaudite pressioni di un giudice, Romano Vaccarella. Ogni commento e’ superfluo, sia per i Giudici Costituzionali, commensali della ormai famosa cena, sia per la destra, sia e soprattutto per i cittadini italiani”.