Ore 10.00 – “Il 23 maggio del 1992, con la strage operata dalla mafia a Capaci, si consumo’ una delle pagine piu’ tragiche della storia italiana. Nel giorno del diciassettesimo anniversario voglio ricordare il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro”.
Così Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato, ricorda l’attentato di Capaci.
Il dolore collettivo di quei terribili giorni – prosegue Chiti – resta indelebile nella memoria di tutti. L’Italia intera assistette ad uno dei piu’ feroci attacchi contro lo Stato: veniva assassinato un magistrato di eccezionale coraggio e competenza, in prima linea contro la criminalita’. Falcone era uomo delle istituzioni, un servitore dello Stato, che ha sacrificato la sua vita per liberare la societa’ dall’oppressione della mafia”.
“Il lavoro portato avanti dal pool di Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino si dimostro’ di straordinario valore. Grazie ad esso, negli anni successivi, altri magistrati valorosi, insieme alle forze di polizia, condussero una controffensiva durissima contro la criminalita’ organizzata”.
“La lotta alla mafia non e’ ancora stata ancora vinta. Le mafie continuano a minare la vita democratica, la legalita’ e la convivenza nel nostro Paese. Per questo e’ indispensabile mantenere alto il livello di guardia, continuare a compiere ogni sforzo – sia negli interventi di repressione che in quelli legati allo sviluppo di un’economia sana, sia infine nell’educazione delle giovani generazioni – per sconfiggere in modo definitivo la criminalita’ “.