Ore 10.40 – “L’uccisione di Aldo Moro da parte delle brigate rosse segno’ uno dei momenti piu’ drammatici nella vita della nostra Repubblica. L’attacco alla democrazia, da parte del terrorismo, la scia di sangue che si lascio’ dietro, provoco’ il suo definitivo isolamento e la sua sconfitta”.
Cosi’ il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti nel 31/mo anniversario del ritrovamento del corpo del Presidente della Democrazia Cristiana.
“Il nostro pensiero – continua Chiti – oggi va al grande statista che univa straordinarie doti di apertura e lungimiranza politica a una profonda umanita’, al leader che aveva fatto della necessita’ di ampliare la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni la bussola della propria strategia politica; all’intellettuale attento ai fenomeni complessi della societa’ italiana e alle sue trasformazioni, alle quali guardava senza pregiudizi”.
“La sua figura – sottolinea il Vice Presidente – resta per noi un punto di riferimento: il rafforzamento della nostra democrazia anche oggi si fonda sul dialogo ed il confronto politico”.
“Il 9 di maggio e’ divenuto una data simbolo per ricordare le vittime di ogni terrorismo, un’occasione di riflessione sulle stragi, le violenze che accadono in Italia e nel mondo. L’impegno di tutti noi – conclude Chiti – deve essere quello di eliminare ogni forma di violenza e di sconfiggere ovunque il terrorismo. E’ il modo di onorare davvero Aldo Moro, il suo sacrificio, quello della sua scorta e di ogni vittima dell’intolleranza”.