Ore 17.24 – (ANSA) – Pistoia – ‘La vicenda Radicifil dimostra come il paese reale e’ diverso da quello raccontato da molti media: la crisi c’e’ ed e’ profonda’. Lo ha dichiarato Vannino Chiti (Pd), vicepresidente del Senato, parlando ai 137 lavoratori dell’azienda tessile Radicifil di Pistoia messi tutti in cassa integrazione straordinaria dal primo maggio. Chiti e’ intervenuto al presidio organizzato ai lavoratori da lunedi’ scorso, dopo che l’azienda ha comunicato l’intenzione di cessare l’attivita’.
Per Chiti e’ bene che la cassa integrazione straordinaria accordata a gennaio e applicata parzialmente ‘non venga convertita in mobilita’ e che nel frattempo si cerchi di salvare l’azienda’. Quanto all’ipotesi che lo stabilimento pistoiese sia sacrificato per consentire la prosecuzione di quello di Bergamo dove ha sede il gruppo Radici, Chiti ha osservato che ‘e’ assurdo innescare una guerra fra poveri’ specificando che ‘le aziende non devono fare del leghismo per uscire dai loro problemi’. Chiti, presentatosi al presidio con Lido Scarpetti, deputato Pd e gia’ sindaco di Pistoia, ha annunciato un’interrogazione parlamentare.