Ore 12.30 – “Emergono due aspetti riguardo alle aree coinvolte nella guerra tra Georgia e Russia: permane una situazione di seria crisi, che non rimuove rischi di un ritorno del conflitto, e l’emergenza umanitaria, che colpisce ancora i cittadini vittime della guerra.
E’ quanto ha dichiarato il Vice Presidente del Senato, Vannino Chiti, nel corso del suo intervento all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.
Chiti ha sottolineato alcuni punti. “L’aiuto umanitario – ha proseguito – non può essere sottoposto a nessuna condizione politica e deve essere assicurato a tutti”.
“E’ giusta la richiesta di una smilitarizzazione dell’aree di confine. Le frontiere amministrative devono restare aperte”.
“Le missioni internazionali dell’OSCE, delle Nazioni Unite, devono essere rinnovate; quella dell’UE non può essere confinata nella sola Georgia”.
“Rivolgiamo un invito forte e chiaro – ha aggiunto il Vice Presidente del Senato – alla Repubblica Federativa Russa, perché aderisca realmente a queste scelte e contribuisca a realizzarle. E’ urgente creare tutte le condizioni che permettano ai profughi di ritornare nelle loro terre, da dove sono stati costretti a fuggire. Quest’ultima è una condizione decisiva: non può esserci spazio per Stati su base etnica. Sono portatori di divisione, ostilità, guerra. Ha sbagliato l’Europa quando ha concesso il via libera a queste soluzioni come in Kosovo. Questo errore non si deve ripetere”.
“La pace – ha concluso Vannino Chiti – richiede due condizioni, tra loro inseparabili: il ripristino dei confini e della sovranità degli Stati, che non possono essere modificati unilateralmente con la forza, e la garanzia reale delle minoranze, dei loro diritti. Ogni cittadino, quale che sia la sua etnia, la sua cultura e religione, deve avere in ogni Stato uguaglianza dei diritti e dei doveri”.