Voglio salutare e ringraziare tutti i cittadini che hanno visitato il nuovo sito in questa sua prima settimana di vita. In particolare, desidero esprimere la mia gratitudine a chi ha commentato questi primi due articoli da me scritti, contribuendo a sviluppare un dibattito aperto, libero e di qualità su temi di grande importanza come la crisi economica e il testamento biologico.
L’obiettivo del blog, infatti, da un lato è quello di confrontarmi e comunicare in modo diretto con voi; dall’altro è quello di offrire a quanti lo vorranno la possibilità di una partecipazione attiva al dibattito politico.
Vorrei ora entrare nel merito dell’ultimo post che ho scritto, quello sul testamento biologico. Ho letto diversi commenti (Maui, Cris, Lorenzo e altri) che non condividono il testo della legge licenziato dal Senato, accusando il Parlamento di essere troppo vicino al Vaticano e alle posizioni della Chiesa.
Anche io ritengo che quella licenziata al Senato non sia una buona legge, ma credo anche che su questi temi sia sbagliato l’atteggiamento di chi vuole piantare soltanto bandierine ideologiche, rischiando magari di resuscitare vecchi e dannosi steccati tra laici e cattolici. Non è cosi che si possono trovare compromessi alti o soluzioni largamente condivise. La vita reale è ben diversa. Ad esempio conosco delle persone, che sono di sinistra da sempre, e non vorrebbero rinunciare ad un minuto di vita. Altri – anche miei amici e di orientamento cattolico – che come me ritengono non sopportabile una vita ridotta ad una sofferenza inaudita, senza dignità e possibilità di recupero.
Il mio auspicio, anche alla luce delle critiche manifestate su questa legge dal Presidente Gianfranco Fini, dai Senatori Beppe Pisanu, Lucio Malan, Marcello Pera, tanto per fare alcuni nomi, è che nel passaggio alla Camera dei Deputati si possa trovare la volontà di ascoltare maggiormente medici, società scientifiche, giuristi, per uscire da una impostazione ideologica di questa legge e trasformarla in una norma davvero utile a tutti. Una legge che sappia rispondere all’interesse collettivo.
Concludo questo intervento ricordando che domenica prossima è Pasqua: desidero inviare un augurio particolarmente sentito, oltre ai visitatori di questo blog, ai cittadini abruzzesi, che hanno perso persone care e a tutti quelli coinvolti in questa sconvolgente tragedia che ha colpito una delle più belle regioni italiane e commosso tutto il mondo. Spero di cuore che le migliaia di persone che sono costrette a vivere nelle tendopoli e quelle costrette all’esilio forzato nelle sistemazioni sulla costa adriatica possano recuperare un minimo di serenità, per quanto possibile, nel corso delle festività pasquali. Non è purtroppo in nostro potere restituire la vita a quei 294 morti tra cui tanti bambini. Pesa sul nostro animo un numero di morti che questo terremoto non avrebbe dovuto causare. E’ invece nelle mani degli italiani e delle istituzioni democratiche la possibilità di atti concreti di solidarietà, di una vicinanza che non deve attenuarsi con il passare del tempo e la scelta di azioni che facilitino la ricostruzione e riaccendano la speranza nel futuro.
Grazie per le parole toccanti in un giorno tragico per l’Italia intera…
Case costruite con la sabbia… Una vergogna assoluta. Che si faccia giustizia di tanti innocenti.
Sembra un destino che le grandi sciagure precedano di poco giorni di festa, ironia della sorte che rende incerto ciò che è più prossimo e che per questo riteniamo già nostro. Sulle nostre tavole mancherà sicuramente qualcosa che andrà a chi ha perso tutto. Noi (italiani) siamo fatti così! Peccato che dimentichiamo la nostra natura quando curiamo le cose pubbliche. Con l’astrattezza giustifichiamo i peggiori comportamenti. Se facessimo crescere la nostra coscienza di Stato, di diritto, di “res publica” al pari della nostra solidarietà inizieremo a veder cambiare le cose. Siamo sempre noi (italiani), però a volte ce lo dimentichiamo.
Auguri di cuore a lei e tutto lo staff che con passione la segue.
Buona Pasqua!
Vannino, anch’io credo che le posizioni sul testamento biologico prescindano dallo schema rigido destra-sinistra/contro-a favore. Ma mi è parso evidente che chi ha guidato fanaticamente la battaglia della maggioranza in Senato cercasse di assecondare volontà esplicite del Vaticano; in tal senso credo di essere d’accordo con qualcuno che ha scritto nel post precedente.
Comunque caro ministro (mi viene ancora di chimarla così), auguri a lei, alla sua famiglia e al suo staff di lavoro.
Però non possiamo nemmeno permettere alla Chiesa di dettare leggi al parlamento italiano, perchè la legge sul etstamento biologico è un vero scandalo.
Buona Pasqua anche a lei senatore Chiti
Buongiorno Senatore Chiti, in questo momento preferisco anche io lasciare un pensiero per chi è stato colpito dalla tragedia in Abruzzo, e invio i miei auguri di buona Pasqua.
un suggerimento al Pd: sappiate mostrarvi concreti e operativi, come fa Berlusconi, aggiungendo il vostro senso per le istituzioni, la sensibilità costituzionale e la trasparenza come priorità.
Complimenti per il sito e Buona Pasqua.
Mi chiamo Paolo ed è la prima volta che scrivo. sono iscritto al Pd e da Veltroni in poi sono molto critico con questa dirigenza, incluso Franceschii. Siete lontani dai nostri problemi e non avete il senso di quali sono le nostre priorità in questo momento.
Io lavboro in un azienda di imballaggi e non sappiamo se tra qualche mese ci rinnoveranno il contratto. Io vivo e lavoro in provincioa di Novara, e sono molti i miei colleghi che ormai votano per la Lega.
Il pd deve capire che cosi si sta sbagliando, che non siamo sulla strada giusta. Spero che lei senatore Chiti possa parlare con Franceschini, per spiegargli come state perdendo i vostri sostenitori.
La saluto con ancora poca speranza.
Paolo
Seguo Paolo nell’intervento. Io credo che Franceschini stia dando qualche segnale di risveglio proprio sull’aspetto da lei sottolineato: la vicinanza alle priorità dei cittadini. Ma è vero che tanto si può ancora migliorare. Signori del Pd, fate veramente quello che tanto si dice di voler fare: Andate ogni giorni in giro per l’Italia a vedere cosa lamenta la gente, dopo tornate nelle vostre stanze, mettete insieme i pezzi ed elaborate le strategie politiche.
In questo devo dire che Chiti è un buon esempio, mi pare che il territorio lo batta bene.
Grazie per lo spazio