Le “Primarie 2005″ sono lo strumento voluto dalle forze politiche dell’UNIONE per la scelta del candidato alla Presidenza del Consiglio. Rappresentano un’7iniziativa assolutamente nuova, destinata a restare nella politica del nostro Paese. Anzi è la prima volta che una coalizione le mette in pratica in Europa, facendo scegliere il candidato alla Presidenza del Consiglio non dai partiti, ma dai cittadini.
Le Primarie rappresentano un’esperienza di grande partecipazione democratica ed è giusto sottolineare che non sarebbe possibile senza il contributo straordinario delle migliaia di volontari che stanno lavorando alla riuscita di questo evento.
I candidati alle primarie, in ordine di sorteggio per la lista sono: Fausto Bertinotti, Antonio Di Pietro, Ivan Scalfarotto, Simona Panzino, Alfonso Pecoraro Scanio, Romano Prodi, Clemente Mastella.

9.794 seggi in tutta Italia consentiranno ai cittadini di partecipare al voto.
Le Primarie si svolgeranno domenica 16 ottobre, dalle ore 8.00 alle ore 22.00. Potranno votare tutti i cittadini in possesso della tessera elettorale. Possono inoltre votare, gli immigrati residenti da 3 anni in Italia, nonchè gli studenti e i lavoratori domiciliati fuori della provincia di residenza, a condizione che si siano registrati entro il 12 ottobre 2005 in appositi elenchi predisposti dagli Uffici provinciali tecnico-amministrativi; i giovani che abbiano compiuto il 18° anno di età dopo l’ultima tornata elettorale o che lo compiranno entro il 13 maggio 2006; – gli italiani all’estero, anche attraverso il voto per corrispondenza. Per votare i cittadini devono recarsi al seggio elettorale di loro competenza, esibire un documento d’identità e la tessera elettorale, sottoscrivere il “Progetto” dell’Unione e versare un contributo di almeno un euro.
Presso i comitati per le primarie, in ogni provincia, si possono trovare informazioni sui seggi e da domenica prossima verrà attivato un numero Verde dell’Unione.
Chi riceverà più voti alla consultazione “Primarie 2005″ sarà il Candidato dell’Unione alla carica di Presidente del Consiglio.
Le Primarie sono diventate ancora più importanti per la situazione politica che viviamo. Ci danno la possibilità di esprimerci contro la finanziaria e contro l’imbroglio della legge elettorale volute dalla destra.
Al di là delle solite trovate propagandistiche di Tremonti, di quella sua finanza creativa che ha rovinato l’Italia, la Finanziaria fallisce l’obiettivo di restituire competitività al nostro Paese. Sferra un attacco grave allo stato sociale, perpetrato attraverso la drastica riduzione delle risorse per la sanità alle Regioni ed un colpo micidiale dato ai Comuni ed alle Province.
I cittadini, grazie al governo di destra, vedranno chiudere le mense o gli asili nido, diminuire il sostegno all’istruzione, ai musei, alla cultura, ai trasporti.
Sarà difficile mantenere come è oggi anche l’illuminazione pubblica. Questi sono per Tremonti i nostri sprechi.
La Finanziaria fallisce tre obiettivi strategici: non sostiene la crescita, non riduce il deficit complessivo e neppure il debito non affronta per migliorarle le condizioni di vita dei cittadini meno abbienti. La manovra si basa ancora una volta su una sovrastima della crescita e delle entrate, mentre sottostima il rapporto tra il deficit, il prodotto interno lordo e il debito pubblico.
Attraverso una grande mobilitazione, con il voto alle Primarie 2005 possiamo esprimere una forte protesta anche contro la legge elettorale imbroglio voluta dalla destra. Con essa verrebbe indebolito il sistema bipolare, cioè la sovranità dei cittadini nello scegliere con il loro voto le maggioranze di governo.
Ed è gravissimo, una violazione ad una regola fondamentale della democrazia, che la destra voglia varare una legge elettorale senza una convergenza ampia con l’opposizione. Questi comportamenti compromettono la civiltà dei rapporti politici e deteriorano le relazioni, ora e per la prossima legislatura. Sono anche il segno di una arroganza, della mancanza del senso delle istituzioni, in una destra dai tratti illiberali in sue componenti decisive.
Noi diciamo NO!
Una grande partecipazione al voto di domenica 16 ottobre sarà un monito per dimostrare che i cittadini italiani vogliono voltare pagina.
La Finanziaria e la legge elettorale imbroglio sono negative per l’Italia. Il nostro impegno è quello di contrastarle con decisione: con la manifestazione di Roma e le iniziative in tutto il paese, con la battaglia parlamentare, con le primarie.
Anche per questo vi rivolgo il mio invito a partecipare al voto.
Vannino Chiti