Appunti di viaggio in un mondo che cambia
Ha ancora senso essere e sentirsi “di sinistra” nell’epoca delle transazioni finanziarie da triliardi di dollari? E’ realistico considerare ancora i propri simili  – sei miliardi di persone – come esseri dotati di pari diritti e di pari dignità? Si possono ancora avere a cuore la giustizia, la sicurezza, il riscatto individuale’
Per rispondere a queste domande, Vannino Chiti ci guida in una sorta di viaggio nelle pigrizie, nelle rigidità, nelle distrazioni di una sinistra che fatica ad abbandonare interamente la propria zavorra, e al tempo stesso sembra titubante dinanzi alla necessità di riscoprire i propri valori essenziali. Un viaggio lungo il quale si incontra l’esigenza del federalismo: fra Regioni, fra Stati, ma soprattutto fra cittadini responsabili, desiderosi di vivere in una comunità che non li escluda e che sia in grado di risolvere gli inevitabili problemi della complessità sociale. Un federalismo voluto da tutti, a parole, ma ostacolato in realtà con ogni mezzo. Un federalismo che, alla luce delle esperienze locali e della nascita di un’Europa dei popoli, potrebbe rendere migliore il nostro mondo dominato dalla globalizzazione.