Ore 18.30 – Il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti, intervenendo alla trasmissione radiofonica Radiocity del Gr1 in un confronto con l’Onorevole Roberto Cota sul Ddl sul federalismo fiscale, si e’ detto ”moderatamente soddisfatto del testo approvato alla Camera”.
”L’impianto del Ddl – ha aggiunto Chiti – e’ coerente con la riforma del Titolo V che la maggioranza di centrosinistra aveva approvato nel 2001. Rispetto al testo varato dal Governo sono stati apportati significativi miglioramenti: la salvaguardia dell’Irpef come tributo progressivo sui redditi, il rafforzamento del ruolo della commissione Bicamerale che esprimera’ un parere rafforzato consolidando i compiti del Parlamento, la legge dello Stato che definira’ i nuovi livelli essenziali di assistenza e delle prestazioni, la previsione di una clausola di salvaguardia per le regioni del sud. Questi sono gli aspetti positivi introdotti dopo un reale confronto in Parlamento e grazie all’apporto del Pd”.
”La nostra astensione – sottolinea il Vice Presidente del Senato – ha il significato di sollecitazione critica nei confronti del Governo. Non ci fidiamo di un governo a parole federalista, nei fatti centralista. Lo dimostrano il caso dell’Ici, tolta senza compensare il mancato introito dei comuni e il fatto che il Governo non voglia modificare il Patto di Stabilita’, cosi’ da permettere alle Autonomie locali virtuose di contribuire – in una fase di grave crisi – allo sviluppo e al sostegno alle piccole imprese”.
Interpellato sul ‘Piano casa’, Chiti ha dichiarato che ”siamo d’accordo sull’esigenza di far ripartire l’edilizia, sullo sveltimento delle procedure burocratiche, ma contrari a cementificazioni indiscriminate e selvagge. E’ inammissibile il tentativo portato avanti per espropriare Regioni e Comuni delle loro competenze. E’ importante che questa iniziativa del Governo sia stata sconfitta”.