Nel corso della seduta pomeridiana del 10 marzo, il senatore Perduca ha voluto ricordare la ricorrenza del cinquantesimo anniversario della rivolta dei tibetani contro l’invasione maoista del Tibet.
Il Vice Presidente Vannino Chiti, che presiedeva l’Aula, ha dedicato al tema un breve intervento:
”Oggi è giusto ricordare, anche come Senato, le questioni riguardanti il diritto fondamentale del popolo del Tibet di vedere rispettata la propria cultura, le proprie tradizioni e le proprie forme di vita e di sviluppo. È giusto altresì sottolineare che quanti si battono a questo fine – a partire dal Dalai Lama – richiedono l’autonomia del Tibet e non l’indipendenza. Si tratta di una questione discriminante anche nei rapporti con la Repubblica popolare cinese.
Il Senato, proprio per la sensibilità che vuole avere rispetto a tali temi, ha istituito la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, alla quale credo dovremmo chiedere, anche sulla base di codesta riflessione, un approfondimento di questi e di altri temi. Come è noto, i diritti umani ed i diritti fondamentali del popolo del Tibet all’interno della Repubblica popolare cinese non si esaurivano e non nascevano con le Olimpiadi né si esauriscono o nascono con questa giornata che pure ha un significato particolare. Mi auguro che vi sia la possibilità per l’Assemblea del Senato di discutere e di pronunciarsi in modo fortemente condiviso e magari anche unanime sul tema e che, quindi, possa essere presentata e discussa prossimamente una mozione al riguardo”.
