Ore 18.25 – (ANSA) – Roma – Su questioni come il testamento biologico e in genere temi etici, il vicepresidente del Senato e senatore del Pd, Vannino Chiti, auspica che ci sia uno sforzo che consenta ”di superare pregiudiziali in un senso e nell’altro, cosi’ da trovare una soluzione equilibrata per fare una buona legge”.
Per Chiti non si tratta di riesumare una improponibile contrapposizione fra cattolici e non cattolici ”perche’ non e’ in discussione una legge che riconosca a ognuno di noi il diritto alla morte: perche’ se si pensa cosi’ allora quel diritto potrebbe essere conferito allo Stato e, per paradosso, ci sarebbe la pena di morte alla quale non solo personalmente, ma il Paese e l’Unione europea sono fermamente contrari”.
”Dopo di che, una volta che il cammino di morte e’ iniziato – ha spiegato ancora Chiti – si tratta di riconoscere a ognuno il diritto di valutare come concludere la propria esistenza”.