Ore 21.00 – ”Venerdi’ 9 gennaio il Segretario nazionale del Pd mi ha chiesto di svolgere il ruolo di suo inviato a Firenze per sbloccare le primarie che avevano subito una empasse e anche per questo venivano avvertite da settori crescenti di cittadini non come un’occasione di partecipazione democratica, ma soltanto come una contesa tra candidati”.
E’ quanto afferma Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato.
”Non mi e’ stato chiesto – prosegue Chiti –, ne’ per le mie funzioni istituzionali avrei potuto accettare, di svolgere un ruolo di commissario. Del resto a Firenze esistono organismi dirigenti e i loro responsabili.
Ieri, giovedì 15 gennaio, con la fondamentale collaborazione del Segretario regionale Manciulli e di quello cittadino Billi, ho portato a compimento l’incarico che mi era stato affidato da Veltroni.
Siamo soddisfatti degli esiti raggiunti: in primo luogo la ricostruzione di un nuovo centrosinistra che si candida a governare Firenze. Su questa base le regole per primarie di coalizione. Questa impostazione è coerente con quanto il Pd regionale ha definito per la Toscana. Non spettava a me ne’ al partito, a livello regionale o nazionale, scegliere i candidati. Mi auguro ora che tutti quanti, con spirito di responsabilita’, sappiano cogliere, portare avanti e arricchire i risultati raggiunti cosi da realizzare una positiva conclusione del mandato amministrativo e costruire le ragioni della vittoria il prossimo giugno nell’interesse della citta’ ”.