“I cittadini alle elezioni ci hanno consegnato un ruolo di opposizione, ma se dovesse arrivare un’offerta specifica — anche se non credo avverrà — sarebbero i nostri iscritti a dover decidere, non solo il gruppo dirigente”. Lo afferma l’esponente del Pd Vannino Chiti.

“Ci dovrebbe essere – aggiunge – una discussione di una settimana in tutti i circoli e poi un referendum. Questo modo di operare, messo in atto da diverso tempo dall’Spd, i socialisti tedeschi, deve divenire un metodo permanente, il Pd deve imparare a collocarsi rispetto a un governo dopo aver discusso con i propri iscritti. E tutte le principali scelte strategiche devono essere assunte consultando la nostra base. La partecipazione va praticata in concreto e su temi veri, non con annunci vuoti e sempre soltanto sulle candidature”.