“Siamo davanti al rischio di uno scontro militare diretto tra Usa e Russia, nello scenario drammatico della Siria, con le sofferenze atroci del suo popolo. L’Unione Europea al solito non sa né riesce ad essere protagonista, la Francia di Macron anziché imporsi per un’azione diplomatica di pace, si presenta tra i partner di nuove azioni militari”.

Lo afferma l’esponente del Pd Vannino Chiti.
“Intanto – aggiunge – la politica italiana si misura sul destino da premier di Di Maio o Salvini e sui rapporti da intrattenere con gli invisibili riformismi dei Cinque Stelle. Un governo al momento in Italia c’è. Operi con decisione per una soluzione diplomatica giusta. Tenti di impedire l’escalation di guerra, che aggraverebbe le condizioni di vita dello stremato popolo siriano e costituirebbe tra l’altro un pericolo per il nostro stesso paese. Nel silenzio incredibile dei partiti si alzi almeno forte la voce di un movimento per la pace e la non violenza, di cui non è possibile fare a meno, e delle organizzazioni del mondo del lavoro. Tacere, essere indifferenti, pensare ad altro equivarrebbe in questo momento ad un venir meno di un senso di responsabilità collettiva”.