“Apprendiamo dalla stampa che la nuova strategia nucleare degli Stati Uniti prevede lo sviluppo di testate nucleari a potenza ridotta, utili per attacchi ‘chirurgici’ con numero ridotto di vittime, per colpire obiettivi mirati senza innescare reazioni da ‘fine del mondo’. Questa scelta sarebbe conseguenza di un aumento delle capacità militari della Russia e di una sua strategia di ritorno alla competizione sul piano della potenza armata.

È una pessima notizia, il ritorno a logiche di guerra, a orientamenti che hanno accompagnato l’umanità nella corsa agli armamenti, in due conflitti mondiali, in tanti scontri diffusi ancora nel pianeta”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europa.
“Ombre e spettri di un passato che pensavamo di aver archiviato”, aggiunge. “La fine del XX secolo, il crollo dei muri che dividevano il mondo in due blocchi militari, avevano portato il rafforzamento e la diffusione della democrazia, il proliferare di accordi di cooperazione internazionale. Stiamo tornando indietro, crescono i rigurgiti nazionalisti, gli estremismi. Il risultato non può che essere un regresso delle condizioni dell’umanità.
Guai a rassegnarsi, a pensare di convivere con una guerra mondiale a pezzi, come ci ammonisce papa Francesco: deve ripresentarsi forte, diffuso, impegnato e coerente un movimento per la pace e il disarmo. E i partiti che si presentano alle elezioni devono prendere posizione pubblica ed esprimersi con chiarezza su queste scelte di riarmo nucleare”.