La scomparsa di Michele Gesualdi mi addolora profondamente. Lo ricordo dirigente del sindacato e poi presidente della Provincia di Firenze. Con lui ho avuto, soprattutto quando ero presidente della Regione Toscana, molte occasioni di incontro e impegno comune. Ha vissuto l’attività sociale e politica in coerenza profonda con la fede cristiana, vicino ai problemi delle persone, con l’obiettivo di dare un volto più giusto e umano alla società. Da don Milani, a Barbiana, aveva ricevuto una lezione di fede e di laicità che ha orientato fino all’ultimo la sua vita. Ha affrontato così con dignità anche il tremendo male che lo aveva colpito, chiedendo da credente una legislazione che non sacrificasse la pienezza della vita ad una tecnologia disumanizzante. Mancheranno molto a tanti di noi l’amicizia ,le sollecitazioni intelligenti, il sorriso buono e un po’ malinconico, la grande forza umile di Michele.