“Di fronte alla crescente globalizzazione e all’affermarsi di giganti politico-economici come Cina, Stati Uniti, Russia, India, l’unica prospettiva per i Paesi europei, se vorranno essere tra i protagonisti del XXI secolo, è quella di realizzare, in modo graduale ma con passi concreti, una democrazia Federale, in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini”.
È quanto emerge dal documento comune sottoscritto a conclusione della riunione che si è tenuta oggi tra la Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato e la Commissione per l’integrazione europea del Parlamento del Montenegro.
I parlamentari italiani e montenegrini hanno concordato sul fatto che occorra “implementare una gestione ordinata e solidale dei flussi migratori; assicurare uno sviluppo economico socialmente e ecologicamente sostenibile, che favorisca l’occupazione, in primo luogo giovanile; contrastare il fenomeno del terrorismo estremista; avere un’unica politica per Difesa, relazioni estere, clima, Mediterraneo e cooperazione con il continente africano”. Inoltre, “il processo di inserimento nell’Unione deve realizzarsi sulla base dell’effettivo livello di avanzamento nell’approvazione dei capitoli negoziali, evitando, quindi, l’opzione delle adesioni ‘a pacchetto’ “.
“Sotto tale profilo”, si legge infine nella nota, “il Montenegro ha dimostrato di essere allo stadio più avanzato in tale percorso di avvicinamento. Per tali ragioni, siamo incoraggiati dall’orientamento recentemente espresso dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che auspica l’adesione del Montenegro all’Unione entro la prossima legislatura del Parlamento europeo (2019-2024)”.