“Il nostro compito è quello di tenere uniti quattro aspetti che rifondano una cultura politica: costruire una democrazia federale europea; riformare gli Stati nazionali, rafforzando la partecipazione dei cittadini e dando nuove forme di autonomia a Regioni e Comuni, per avvicinare verso il basso il processo decisionale, senza far venire meno la coesione nazionale; mettere al centro della nostra integrazione la sussidiarietà”.
Lo ha detto Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche Ue del Senato, a Vienna, nel suo intervento all’8ª conferenza ‘Convertire la sussidiarietà in azione’.
“È un’impostazione fondamentale”, ha aggiunto Chiti. “A livello istituzionale, non si può seguire la strada di un supercentralismo. È da affermare non solo nel rapporto tra le istituzioni, ma nella cultura quotidiana. La sussidiarietà va valorizzata anche nella dimensione ‘orizzontale’. Dobbiamo uscire dalla logica che vede associazionismo, volontariato come sostitutivi dell’assenza dello Stato. Saper valorizzare l’impresa sociale rappresenta un collante tra i cittadini che fa progredire anche la democrazia sovranazionale.
L’articolo 5 del Trattato sull’Ue fornisce una definizione della sussidiarietà che tiene conto delle autonomie locali e regionali. La cooperazione tra la nostra commissione e la Conferenza delle Assemblee legislative regionali è diventata proficua in questa legislatura. Mi riferisco soprattutto alla partecipazione delle Assemblee regionali nella verifica del principio di sussidiarietà. A maggio una delegazione comune, insieme a europarlamentari italiani e rappresentanti delle commissioni Affari Europei di 20 parlamenti, ha visitato l’hotspot di Pozzallo per contribuire a creare una maggiore presa di coscienza sulle migrazioni. Inoltre è stato approvato dall’Assemblea generale della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee il progetto ‘Minori stranieri non accompagnati’.
La partecipazione dei cittadini e delle loro associazioni è fondamentale in questo tempo anche per rafforzare e far essere vincente la democrazia contro populismi e forze reazionarie”.