“Sono convinto che sia fondamentale per l’Italia e l’Europa mantenere e rafforzare un contatto politico-istituzionale con la Turchia, soprattutto a seguito del fallito colpo di Stato del luglio 2016″.
Lo ha detto il senatore Vannino Chiti, che guida una delegazione di membri della commissione Politiche dell’Unione Europea, in visita nella capitale della Turchia Ankara.
Nel corso della due giorni, i senatori hanno incontrato il ministro degli Affari Esteri Mevlut Cavusoglu; il ministro per gli Affari con l’Ue e capo negoziatore Omer Celik; il sottosegretario per gli Affari Europei del ministero degli Affari Esteri Mehmet Kemal Bozay; il presidente della Grande Assemblea turca Ismail Kahraman; il presidente della commissione per l’armonizzazione dell’UE dell’Assemblea Nazionale turca, Mehmet Kasim Gülpinar; il capo delegazione Ue ad Ankara Christian Berger; il presidente del Gruppo di amicizia interparlamentare italo-turco Ertan Aydin; i rappresentanti dei due partiti di opposizione: Partito popolare repubblicano (CHP), Partito del Movimento Nazionalista (MHP).
La collaborazione con la Turchia – ha osservato Chiti – è importante in relazione a questioni come la gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo, l’impegno contro il terrorismo e per la soluzione del conflitto Mediorientale. In questo rapporto è d’aiuto la cooperazione interparlamentare, che è in grado di stabilire relazioni costanti tra gli eletti dei due paesi.
Il rispetto dei diritti umani, fondamento dell’Unione Europea – ha detto infine Chiti – è essenziale e irrinunciabile. Ho espresso la preoccupazione per le misure restrittive adottate in Turchia a seguito del colpo di Stato nei confronti di insegnanti, magistrati, dipendenti pubblici, oppositori politici, giornalisti”.