“L’Italia è convinta della necessità che l’intera regione dei Balcani occidentali venga stabilizzata in modo definitivo. Ciò può avvenire attraverso la progressiva adesione all’Unione di paesi come il Montenegro, la Serbia, l’Albania, la Macedonia, il Kosovo e la Bosnia-Erzegovina, via via che avranno raggiunto gli standards richiesti nei negoziati.” Lo ha detto Il presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato Vannino Chiti che insieme al senatore Pietro Liuzzi è in missione nella capitale del Montenegro Podgorica, in occasione del decimo anniversario dalla firma degli accordi di stabilizzazione e associativi tra l’Unione Europea e il Montenegro. I due senatori hanno incontrato il ministro per gli Affari Europei Aleksandar Pejović, il presidente del Parlamento montenegrino Ivan Brajović e il presidente della commissione Affari Europei Adrijan Vuksanovic, con i quali hanno discusso del processo di avvicinamento del Montenegro all’Ue.  Vuksanovic ha annunciato che a dicembre si recherà in visita in Senato, con una delegazione della commissione, in attuazione del memorandum di collaborazione sottoscritto tra le due commissioni. La delegazione italiana ha incontrato anche i leader di due partiti di opposizione: Aleksa Bečić, presidente del partito “Demokrate –  Demokratska Crna Gora” e Dritan Abazović, presidente del partito civico “Ura”. I due esponenti hanno chiarito le ragioni che hanno spinto i loro partiti a boicottare l’attività parlamentare nel processo d’integrazione nell’Unione Europea. Il presidente Chiti ha osservato che in relazione al cammino del Montenegro verso l’Ue, “è importante che tutti i partiti del Parlamento siano impegnati nel percorso di avvicinamento”.